LA CHIESA GOTICA DI SAN
FRANCESCO IN ASCOLI PICENO |
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Sul
fianco destro della chiesa si appoggia, sui capitelli delle colonne, l’elegante
“Loggia dei Mercanti”, costituita da cinque agili e ariose arcate che
fronteggiano i tre lati dell’armoniosa costruzione: essa termina in un cornicione a
cui, più tardi, ne venne aggiunto un secondo di merli in mattoni.
La loggia
fu fatta costruire dalla florida e potente Corporazione dei Lanari, che vi esponevano i
suoi prodotti. Fu iniziata da Bernardino da Carona e venne terminata nel 1513 da Francesco
Rubei di Villagona. Il disegno originale si ritiene fosse stato fatto, fra gli altri, da
Cola dell’Amatrice, e secondo alcuni dal Bramante. |

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Sotto il
loggiato, murata sulla parete della chiesa, vi è una lastra di travertino con indicate in
latino le misure prescritte il 3/10/1568 dal Governatore Giovanni Battista Baiardo per la
lavorazione dei laterizi. Sotto c’è una misura lineare “Brazolaro”
di circa cm. 63, diviso in sei parti di circa cm. 10,5 ognuna. A sinistra, a destra e
sotto la scritta sono incise, nelle misure prescritte, sei manufatti di laterizi (copo,
mezzanella, matone, quadro, ecc.). L’ordinanza si rese necessaria in quanto i
fornaciari, che lavoravano i laterizi, li costruivano in misure scarse o minori di quelle
ordinate.
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Sul fianco
sinistro del tempio è edificato un chiostro preceduto da un portico trecentesco, con
pilastri ottagonali, quadrati e colonne, molto bassi, reggenti archi gotici. Il chiostro,
che ora è adibito a mercato di frutta e verdura, è composto di venti slanciati archi a
tutto sesto che poggiano su agili colonne c’ordine corinzio poggianti, a loro volta,
su plinti a muricciolo. Al centro si trova un bel pozzo gotico. La costruzione
fu iniziata nel 1565, su lascito dell’ascolano Vincenzo Cataldi, con l’ala nord
ad opera dei lombardi Giacomo di Giovanni e Giovanni Angelo di Marco da Bonera; fu
terminato nel 1623 con la costruzione degli altri lati. |

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A fianco del chiostro maggiore si
trova un interessante complesso architettonico del sec. XIV, di forma rettangolare, che
costituisce il cosidetto Chiostro Minore, ora incluso in un edificio moderno. Si
compone di 22 arcate a tutto sesto su colonne ottagonali che poggiano su plinti. Sopra il
portico corre una ariosa loggia a 44 arcate a tutto sesto su colonnine cilindriche.
Al centro è un elegante pozzo, sempre del sec. XIV. |
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