GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 2011 AD ASCOLI PICENO

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE DONNE - ASCOLI PICENO

CENNI  STORICI

La chiesa fu costruita fuori delle mura della città, per volere del vescovo Marcellino, in puro stile romanico ascolano, negli anni 1230-1232.

II vescovo assecondò le richieste del popolo ascolano che, in seguito alla diffusione della fama di Santa Chiara, aveva espresso il desiderio di ospitare un monastero di Clarisse, che vi rimasero per quasi tre secoli.

Nell’anno 1460 vi si ricoverarono anche le potentissime "monache contesse" di Sant’Angelo Magno, cacciate dal loro ricchissimo monastero per indegnità. Nel 1530 le Clarisse manifestarono la volontà di passare dall’Ordine francescano a quello benedettino, meno rigido, ed ottennero dal papa Paolo III° il permesso di trasferirsi all’interno delle mura cittadine, anche per motivi di sicurezza.

La chiesa e il monastero annesso, di cui si hanno pochissimi resti, passò alla conduzione delle monache di Sant’Egidio; poi, nel 1866, divenne bene demaniale per l’incameramento del beni ecclesiastici da parte del nuovo Stato unitario, cominciando a subire un progressivo degrado.

Acquistata nel 1875 dai Merli, conti della nobiltà ascolaha, la chiesa fu destinata a vari usi e riaperta al culto nel 1957, dopo un restauro sostenuto dalla stessa famiglia. Da allora però il degrado della struttura, dovuto agli eventi sismici ascolani, ha comportato la sua progressiva chiusura al pubblico.

Fu aperta per il FAI nella prima Giornata di Primavera nel 1992, e riapre oggi dopo 18 anni!

 

Facciata della Chiesa di S. Maria delle Donne, con il bel rosone centrale a 10 colonnine, con differenti capitelli

 

 

Interno della Chiesa, diviso in due piani - Aula ad una sola navata divisa da potente arcata trasversale

 

 

Scala in pietra  (originariamente in legno), che conduce al secondo ambiente, riservato alle monache Clarisse in clausura.

La copertura della chiesa è a capriate di legno a vista

 

  

L'elegantissimo ciborio, tempietto su pilastrini che reggono archi gotici ed una volta con affreschi di scuola locale

 

 

Il prof. Papetti con un gruppo di visitatori                                            La volta affrescata del ciborio

 

 

Calotta della volta del ciborio, con l'immagine di Gesù Maestro, e le quattro vele con  gli Evangelisti....

 

 

... e l'immagine della Vergine ritratta tra S. Chiara e S. Francesco

 

   

Sulle colonne del ciborio sono ritratti  16 Santi, individuati dai nomi scritti in caratteri gotici....

 

   

.... tra cui S. Caterina, S. Lucia, ecc., ritratti con gli abiti ed i  colori dell'epoca

 

Tomba della potente famiglia ascolana dei Guiderocchi, posta sul lato destro della chiesa, ornata di colonnine binate,

colorate in rosso e blu, con affresco della Crocifissione, e le figure della Madonna, la Maddalena e S. Giovanni

 

  

Veduta laterale della tomba dei Guiderocchi e, sulla base, lo stemma della famiglia

 

  

L'Altare del piano inferiore, non originale, sostituito nel 1954 con l'attuale, con alle spalle tracce di affreschi  

 

  

Particolare dell'affresco di Madonna con Bambino, posto dietro l'altare, della prima metà del XIII secolo

 

Affresco posto nella parte inferiore della chiesa, sul lato destro, con raffigurati la Madonna col Bambino e Santi

 

La porticina a destra del rosone indica il collegamento con il monastero, oggi non più esistente, e pertinente alla divisione

interna della chiesa su due piani, il superiore ad uso delle monache, l'inferiore ad uso dei fedeli

 

 By Gianna Angelini, 28/3/2011 - Note storiche e descrittive della chiesa di Teresa Piermarini Speranza e da Wikipedia

 

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